martedì 25 gennaio 2011

FANTACAMPIONATO "NO LIMITS": IL CATANIA CAMPIONE D’INVERNO

POLICORO (Matera) - La diciottesima giornata di Serie A Tim incorona il Catania quale campione d’inverno.
I rossoazzurri di Tortorelli, riescono ad avere ragione di un buona Roma. Alle sue spalle frena il Bari che impatta con il Lecce. Sale al quarto posto la Lazio, che a fatica e con qualche situazione arbitrale dubbia, riesce ad avere ragione di un ottimo Genoa. Cade la Juventus sotto i colpi di un Parma coriaceo, agevolato dalla giornata no di Fracasso e dall’ingenuità di Garrambine. Colpi esterni in zona salvezza per Parma e Cargliari.Vittoria della Fiorentina su un buon Bologna, mentre Palermo e Udinese cadono sotto i colpi rispettivamente di Sampdoria e Chievo. Nel posticipo, l’Inter frena le ambizioni di un Napoli giunto a San Siro con ben altri auspici.

DOMENICA SERA: gara ricca di emozioni, una Juventus travestita da befana, regala tre punti ad un Parma caparbio e più in forma della formazione di Tristano, che deve fare i conti con la sfortuna per l’infortunio occorso a Quinto e la solita ingenuità difensiva. Se a questo aggiungiamo la prematura sostituzione di Fracasso, non facciamo fatica a dire che il Parma ha trovato terreno fertile in una partita segnata sin dal fischio d’inizio. Un bruttissimo esordio nel nuovo anno per la Juventus, che deve fare il mea culpa per i troppi errori commessi. Da segnalare la buona direzione di gara.

SABATO COI BOTTI: Roma e Catania hanno dato vita ad una gara vibrante, condita da tutte le componenti che una gara di calcio possa contenere. Il risultato finale appare assai bugiardo rispetto a quanto si è visto in campo, con gli etnei che hanno meritato. Dalla sua però la Roma ha avuto il merito di non scomporsi, anche quando la squadra di Bruno è passata in svantaggio, contro un Catania più pimpante. E sicuramente non mancheranno le polemiche per alcune decisioni arbitrali.
Bologna e Fiorentina danno vita al derby dell’Appennino. Una gara non bellissima, con i rossoblu più propositivi nella prima frazione di gioco ed i viola più attivi nella ripresa. Alla fine ne scaturisce una vittoria giusta per i viola, che forse non soddisfa in toto i rispettivi tecnici.
Uno dei colpi della giornata lo mette a segno il Cesena, che in quello che era stato definito come il match spareggio per i play off, espugna il ” Minozzi “di Brescia. Primo tempo di marca bianconera, con il Cesena che trova il doppio vantaggio e un Brescia poco incisivo che si affida alle giocate di Simeone, autore del gol che aveva riaperto la gara. Alla fine meritata la vittoria per la squadra di Mauro, che respira una boccata di ossigeno importante per il prosieguo del campionato. Colpo interno del granitico Cagliari, che a 10 minuti dalla fine infila 3 reti al Milan di Delorenzo. A fine partita contestato dai giocatori rossoneri il cagliaritano Grandinetti per aver usato troppi i gomiti. La squadra di Tuzio ha però dovuto faticare oltremodo per avere ragione della squadra di Dangoia, che in più di un’occasione ha fallito la rete del vantaggio.
Continua la sua rincorsa la Lazio, che contro il Genoa gioca una partita grintosa e vince. Una gara abbastanza equilibrata e che non ha mai avuto particolari impennate, se si esclude il palo colpito dal genoano Tarsia, che avrebbe meritato miglior sorte. La squadra di mr Nicola sembra essere entrata in un periodo di difficoltà sotto porta.
L’altro vero colpo della giornata lo coglie il Lecce, andando a vincere contro il Bari, nel derby delle Puglie. Un gran derby, ma la posta in palio era sicuramente altissima, capace di per se di frenare le due squadre. Il gol partita lo segna il neo acquisto, Nucera Giovanni, proveniente dall’Udinese, che al suo esordio in maglia salentina, regala tre punti di platino alla squadra di Carlomagno.
Il Palermo affonda sotto i colpi della Sampdoria con un risultato che non lascia alcuno spazio alle interpretazioni. La polemica a distanza tra il presidente Belfiore Caterina e il tecnico Trupo non distrae la squadra blucerchiata che, con una prestazione maiuscola, non lascia scampo alla squadra di Dangoia, che ha dovuto giocare quasi tutta la partita senza “Balzaretti”. Con questa vittoria i liguri si portano a soli due punti dall’ottavo posto, che ancora per una stagione signica Play-off.
Troppo bella il Chievo, o troppo brutta l’Udinese? Di solito la verità naviga nel mezzo, se poi ci si aggiunge la vena realizzativa del “Nino Maraviglia” Travscio ed il solito Gizzi, ecco che la partita si spiega da sola. In tutto questo c’è stata un’Udinese che è apparsa lontana parente di quella che era riuscita a fermare le velleità di squadre più importanti. Intanto i veronesi continuano a scalare la classifica verso il vertice, mentre gli scaligeri devono, di nuovo, tornare a guardarsi alle spalle.

POSTICIPI - INTER: Manolio scaccia subito i fantasmi di Fabiano e, con una prova maiuscola, la sua Inter respinge al mittente le ambizioni del Napoli. Più che il risultato o il gioco espresso dai nerazzurri, a sorprendere è stato il feeling tra il neo tecnico interista e i suoi giocatori. Ad ogni gol e ad ogni azione ben giocata, tra le parti si sono visti abbracci e segni d’incoraggiamento. Fabiano fa già parte del passato, ora il futuro è Manolio. E se le premesse sono queste, il campionato può dire di avere ritrovato la vera Inter.