martedì 30 novembre 2010

Classifica 12^ giornata.


Bari 31
Catania 31
Lazio 28
Lecce 27
Sampdoria22
Fiorentina 22
Juventus 22
Cesena 22
Brescia 21
Milan 19
Palermo 18
Cagliari 16
Roma 16
ChievoVerona 14
Inter 14
Genoa 13
Parma 12
Udinese 3
Bologna 0
Napoli 0

CAMPIONATO "NO LIMITS": COLPO GROSSO DEL GENOA

POLICORO (Matera) - E' stata una dodicesima giornata vibrante, con gare decise negli ultimi minuti o da episodi in alcuni casi contestati.
Bello l’anticipo tra Juventus e Roma, che ripaga della brutta partita del pomeriggio tra Fiorentina e Cesena. La Lazio ferma ancora un buon Napoli, mentre l’Udinese ritrova il suo bomber ma perde contro un ottimo Lecce. Bari e Genoa corsari, rispettivamente con Cagliari e Parma, con i “Galletti” che vincono in attesa del match tra Catania e Palermo lunedì alle 20,00. Bene il Brescia con Ricciardulli match winner. La Samp senza Corbino non sa più vincere. Il Milan si aggiudica il derby della Madunina contro un’Inter disorganizzata e confusa.
Esce sconfitto immeritatamente dal Minozzi il Cesena di Mauro, al cospetto di una Fiorentina brutta e priva di gioco. Meglio i cesenati padroni del campo per tutta la gara, con il solo rammarico di non annoverare tra le propria fila attaccanti del calibro di Fornaro. Male la Fiorentina, che in questo momento della stagione è più alla ricerca dei risultati che del gioco. Certo non può essere contento della prestazione dei suoi ragazzi mister Zampa: la squadra viola sembra ancora essere lontano da un gioco appena accettabile. Rammarico per Mauro che ha visto i propri giocatori primeggiare sul manto del Minozzi, ma uscire con zero punti in classifica. Sorride a fine gara il tecnico viola.
Juventus – Roma è stata una di quelle partite che fanno riconciliare gli sportivi con il calcio. Veloce, vibrante, intensa. La sfida dell’Olimpico di Policoro non ha fatto mancare nulla agli spettatori, comprese le inevitabili polemiche arbitrali che hanno interessato la direzione di gara di Mormando. Bianconeri e giallorossi non si sono risparmiati, cercando la via del gol in ogni azione. Primo tempo vertiginoso e una ripresa giocata a ritmi più blandi, ma sempre intensamente. Mantenere i ritmi della prima frazione di gara per tutti i novanta minuti sarebbe stato veramente troppo,vince alla fine la Juve che forse era meno nervosa e più concreta. Torna a volare l’aquila Olimpia e la Lazio ritrova la vittoria. Tre punti pesanti ottenuti contro un Napoli volitivo ma poco lucido in zona gol. Il tecnico Terranova imputa alle troppe partite giocate la mancanza di lucidità della propria squadra. Soddisfatto Suriano che, dopo il derby e il Cesena, torna a parlare di posizioni alte di classifica. Spettacolo ed emozioni nel derby di Sicilia tra Palermo e Catania. Rossazzurri più incisivi con Valinoti e Marta a fare da mattatori in una gara ricca di colpi di scena. Il Catania da par suo non ha nulla da rimproverarsi. La squadra di Tortorelli ha disputato una buona gara, in particolare nel primo tempo, quando non è riuscita a concretizzare quanto costruito. L’Udinese incanta il Minozzi di Policoro ma non riesce a battere un Lecce che fuori è letale. I bianconeri hanno disputato una gara brillante, giocata a bene e con un Laneve tornato ai fasti della scorsa stagione. Per lui una partita d’autore. Per il Lecce poche azioni belle ma ciniche, giocare così in trasferta porta la squadra a soffrire troppo. Però la classifica ora ride. Cercasi Bari disperatamente. La squadra di Bruno vince ma non convince. Il Parma cede il passo tra le mura amiche a un Bari più determinato e pratico, cosa che ultimamente non riesce più alla squadra gialloazzurra che ora rischia di lasciare andare troppe squadre in classifica che saranno difficili poi da rimontare. C’è bisogno di un cambio netto di rotta per i parmensi di Loscalzo che, allo stato attuale. Per il Bari una bella boccata di ossigeno, che tiene i biancorossi a quote di classifica più alte.
Il colpo di giornata sembra essere quello messo a segno dal Genoa a Cagliari. Mister Nicola coglie la sua seconda vittoria consecutiva. Male gli isolani che non riescono più a trovare la via del gol. I ragazzi di Filoreto sembrano aver perso la bussola in zona avanzata e gli innesti di DICEMBRE dei pezzi grossi in attacco non hanno portato i frutti sperati. Il Genoa sembra essere rinato dopo un momento di sbandamento. Dici Bologna e non puoi non pensare a lui, Claudio Guerra. Il mister policorese non riesca a trovare la prima vittoria,ma la sua squadra adesso è più attenta. Il problema della squadra di Guerra sta nella reazione. Ormai è certo, la Sampdoria soffre di Corbinite. Anche contro il Chievo la squadra di Modena non riesce a ottenere una prestazione degna di questo nome. Partita brutta, noiosa e senza alcun sussulto da parte dei liguri. Fantasia zero, rabbia agonistica sotto zero. Il Chievo ringrazia e saluta portandosi a casa tre punti che fanno classifica. A fine gara alcuni tifosi blucerchiati hanno intonato cori contro il presidente Modena che, a questo punto, dovrà prendere una decisione definitiva. Miglior giocatore del match e’ stato Antonio Travascio,veramente imprendibile.
Il derby della Madunina arriva al termine della giornata. Inter e Milan si affrontano al Minozzi in una sfida che potrebbe dire molto sul prosieguo del campionato. Manolio gioca la scommessa Gioia in marcatura su Montesano. Diciamo sin da subito che il tecnico policorese questa scommessa la perderà in pieno. Gioia non riesce mai a prendere le misure al milanista e, quando lo fa, crea solo danni. Come nei primi minuti di gioco, quando causa una fallo sullo stesso Montesano. Improponibile il confronto tra il bomber e il giocatore da troppo tempo ai box e ormai sul viale del tramonto. Nella ripresa i nerazzurri restano in dieci per l’espulsione di Manolio. Il Milan ne approfitta, soprattutto per la disorganizzazione di gioco che regna nella squadra del presidente Manolio, tornato ad essere scuro in volto come non accadeva da anni e vince la partita sul finale.

domenica 28 novembre 2010

Roma in caduta libera:ko anche contro la Juve.

La Roma sembra essere ormai sprofondata in una crisi senza fine.Contro la Juventus, complice l'ennesima prestazione negativa,giunge la quinta sconfitta consecutiva.Il Mr non sà più come comportarsi con una squadra che in campo è completamente anarchica e puntualmente non segue mai la sue indicazioni.In settimana è previsto un incontro tra tutti i giocatori.Speriamo serva per ritrovare tranquillità e compattezza in previsione della delicatissima sfida,a questo punto,contro l'Udinese di domenica prossima.

martedì 23 novembre 2010

Roma ancora k.o. contro la Fiorentina perde 5 a 3.

Contro la Fiorentina arriva la quarta sconfitta consecutiva e forse anche la più meritata.Pessima infatti è stata la prova della squadra giallorossa ormai in crisi di risultati.Contro la Juve arriverà un'inversione di tendenza?Una cosa è certa:vietato sbagliare.

venerdì 19 novembre 2010

Auguri!!!!

La società A.S. Roma augura un felice compleanno a Bergamotta che oggi compie un quarto di secolo... L'augurio della società è che possa festeggiare il compleanno domani con una vittoria magari condita anche da un goal

martedì 16 novembre 2010

Classifica 10^ giornata


27 Catania
27 Bari
21 Lazio
21 Lecce
21 Cesena
19 Sampdoria
18 Brescia
17 Palermo
16 Fiorentina
16 Roma
15 Juventus
14 Inter
13 Milan
13 Cagliari
12 Parma
10 ChievoVerona
7 Genoa
3 Udinese
0 Bologna
0 Napoli

Risultati 10^ giornata.


BARI-MILAN 3-2
INTER-BRESCIA 3-0
JUVE-CESENA 1-3
LAZIO-ROMA 3-2
SAMPDORIA-CATANIA 4-6
UDINESE-CAGLIARI 3-6
PALERMO-GENOA 2-2
BOLOGNA-LECCE 2-6
FIORENTINA-CHIEVO 3-4
NAPOLI-PARMA 1-3

La Samp inciampa ancora,la Lazio vince il derby delle polemiche.

POLICORO (Matera) - La 10a giornata di campionato ha fatto registrare un esonero importante. Il Milan ha risolto il rapporto con Giovanni Delorenzo. Al suo posto, alla conduzione tecnica della squadra, è stato chiamato l’ex Lazio Montesano.
Fatale per Delorenzo la sconfitta nell’anticipo contro il Bari, anche se da tempo si vociferava di un imminente cambio di allenatore al Milan. Per quanto riguarda il campo, la Lazio si aggiudica il derby tra mille polemiche arbitrali. Chievo e Catania rialzano la testa. Bari, Palermo e Lazio vanno a gonfie vele. Gli anticipi del sabato hanno visto il Lecce prevalere su un Bologna combattivo, ma che nulla ha potuto dinnanzi al ritrovato bomber Mastropierro. La gara si decide nel finale primo tempo, quando i giallorossi infilano per due volte in un minuto la porta difesa dal rossoblù. Giornata perfetta per L’Inter che, a San Siro contro il Brescia, vince riuscendo a dimostrare anche un bel gioco.
Ancora una brutta gara quella disputata alle 10:00 di domenica. Questa volta a fare una brutta figura e’ la Juve di Fracasso che, come nelle altre occasioni, non riesce a digerire un orario assurdo che anche al Minozzi ha portato il vuoto sugli spalti. Alla fine il Cesena si aggiudica il match in virtù della determinazione mancata nella Juve, giunta in Toscana con il chiaro intento di portare a casa un punto. Tristano ha pagato a caro prezzo questo tipo di atteggiamento. Se avesse osato di più forse avrebbe potuto impensierire oltremodo un Cesena ancora alla ricerca del gioco. Ma al Cesena per ora va bene così.
E’ la domenica del derby capitolino. La Lazio affronta una Roma alla ricerca della continuità. Sarà un caso ma l’aquila Olimpia, tenuta a riposo dalla decisione del Prefetto di Policoro, ha fatto da brutto presagio. E’ stato un bel derby, con i giallorossi più propositivi sul fronte del gioco. La spunta la Lazio grazie a due bellissime azioni. Una gara caratterizzata dalle polemiche del dopo gara. Ma il derby romano lo sarà sempre. Un Milan spumeggiante quanto preoccupante perde in casa del Bari inguaiando il mister Delorenzo, ora ultimi posti in classifica. I rossoneri hanno dato la sensazione di essere tornata ad essere squadra quadrata, capace di fare sempre la partita. Tuttavia le amnesie difensive mettono in serio pericolo quanto di buono riescono a produrre in avanti. Il Bari a mister Bruno è piaciuto e a fine gara dichiarava che "questo Bari deve vincere lo scudetto". Il Cesena con grande fatica si sbarazza di una Juve giunto all’Olimpico con il chiaro intento di non subire il blasone degli avversari. Per larghi tratti la squadra di Mauro ha giocato da grande mettendo in seria difficoltà la squadra di Tristano. Ne ha approfittato il Cesena, che alla lunga ha meritato i tre punti. Il Napoli prosegue la sua corsa verso “sud”, i vertici della societa’dopo la partita e l’ennesima sconfitta si sono riuniti in vista dell’apertura del mercato il 14 DICEMBRE. Il Parma quindi vince e lo fa nel nome di LaVegas, autore di un’ottima prestazione che piega le velleità del Napoli. La squadra di Terranova non si è comportata male, ma i partenopei sono apparsi troppo stanchi. La Sampdoria come da pronostico perde con il Catania ,che si presenta lunedì al gran completo. Una gara disputata in un clima surreale, si è visto molto nervosismo da ambedue due le squadre. BISOGNA ABBASSARE I TONI, COMINCIANDO DAGLI ORGANIZZATORI. Una vittoria quella del Catania al quale il risultato va più che bene. I blucerchiati, inutile dirlo, pagano l’assenza di un Corbino capace di prendere in mano la squadra nei momenti di difficoltà e dare quella fantasia che è sembrata mancare agli uomini di Modena. Udinese e Cagliari si affrontano a viso aperto, ma ad averla vinta è il Cagliari di Filoreto. Un risultato sostanzialmente giusto tra due squadre che hanno provato a superarsi senza risparmiarsi.
Come detto in apertura, la sconfitta nel posticipo del Milan a Bari è costata la panchina a Delorenzo. Al suo posto Montesano, che in molti (noi compresi) avevano già dato per scontato successore . Il Bari ha disputato una gara perfetta, giocata su ritmi alti, con Manuel a fare da mattatore e Comisso da finalizzatore. Una serata di festa al Minozzi e non solo per la vittoria sul Milan, ma anche per la conferma del primato in classifica insieme al CATANIA di mister Tortorelli, ormai da un anno intero in vetta.

lunedì 15 novembre 2010

La Roma ha dimenticato come si vince.

Il derby doveva essere la partita del riscatto per una Roma che veniva da due sconfitte consecutive,una delle quali evitabile,contro il Parma.Invece ne arriva puntuale un'altra,la terza di fila.La cosa paradossale è che questa serie di risultati negativi non è frutto di prestazioni disastrose,casomai di errori grossolani ed ingenuità che la prima parte di questo scorcio di campionato aveva nascosto,complice la serie utile di risultati inanellata ad inizio stagione.Contro la Lazio la partita si indirizza subito nella giusta direzione grazie al vantaggio firmato da Divincenzo G.che tuttavia non dura molto perchè la Lazio con una bella azione palla a terra pareggia il conto portandosi sull'1 a 1.La prima frazione termina così in parità con due squadre che si giocano la partita colpo su colpo.Il secondo tempo inizia con alcune novità in casa Roma:fuori Praino,autore di una prestazione non degna dei suoi soliti livelli,dentro nell'inedito ruolo di centrale di centrocampo Fasanelli.La sua partita dura però cinque minuti perchè si infortunia ed è costretto ad abbandonare il campo.A questo punto dentro Bergamotta con Lapergola che scala interno di centrocampo.In tutto questo la Lazio trova il modo di portarsi sul 2 a 1 complice il ritardo con il quale la difesa esce sull'attacco laziale che si trasforma in goal.La Roma non demorde,anche perchè ha subito la possibilità di pareggiare e di portare il risultato sul 2 a 2,grazie ad un rigore generosamente concesso dall'arbitro che questa volta Divincenzo G. non sbaglia firmando il suo settimo centro stagionale.Si riparte da zero e la Roma ora sembra crederci di più anche perchè Bergamotta come al solito,appena entrato e senza riscaldamento ha sui piedi la palla del vantaggio,mandando alto su un traversone dalla destra.La Lazio inizia a temere il ritorno dei giallorossi che premono sull'accelleratore e di nuovo Bergamotta non trova il goal per poco ma questa volta perchè il traversone di Lapergola dalla destra viene provvidenzialmente deviato da un difensore biancoceleste che evita il facile tap-in al 19 giallorosso.Nemmeno il tempo di recriminare per le occasioni fallite che arriva la solita ingenuità giallorossa della partita.Infatti Mele recupera un pallone sulla destra al limite della propria area di rigore,viene contrastato regolarmente o irregolarmente non è dato saperlo,fatto stà che l'arbitro non fischia,alcuni giallorossi si fermano a protestare piuttosto che giocare così per i laziali è facile realizzare il goal del 3 a 2.Mancano pochi minuti,tutta la Roma si riversa in avanti scriteriatamente,compreso D'Armento,che fa arrabbiare non poco capitano ed allenatore anche se comunque i giallorossi riescono a rendersi pericolosi.Infatti la partita termina con un occasione ancora una volta del solito Bergamotta che si conferma essere il più pericoloso dei suoi e l'unico in grado di supportare con gli inserimenti il lavoro di bomber Divincenzo,anche se con pochi minuti a disposizione,che in area di rigore gira purtroppo alto sulla traversa una palla sporca,anche perchè molto probabilmente strattonato e tirato giù dai difensori laziali.Per l'arbitro non c'è nulla così arriva il triplice fischio con Mele e Bergamotta che si lamentano,inutilmente,con il direttore di gara per non aver fischiato secondo loro il rigore sull'ultima azione.

domenica 14 novembre 2010

Derby:Lazio Roma 3-2.

Il derby non tradisce le attese e si rivela una partita ricca di emozioni fino all'ultimo secondo.Putroppo però alla fine ne esce vincitrice una buona Lazio.

Lazio-Roma:il giorno del derby è arrivato.Alle 17:00 il fischio d'inizio.

giovedì 11 novembre 2010

Nuova maglia


Foto inedita di D'Armento con la nuova casacca giallorossa

martedì 9 novembre 2010

Classifica 9^ giornata.Mai così corta!


24 Catania
24 Bari
19 Sampdoria
18 Lazio
18 Lecce
18 Brescia
18 Cesena
16 Palermo
16 Fiorentina
16 ROMA
15 Juventus
13 Milan
11 Inter
9 Cagliari
9 Parma
7 Chievo Verona
6 Genoa
3 Udinese
0 Napoli
0 Bologna

Risultati 9^ giornata.


BARI-UDINESE 9-1
CATANIA-FIORENTINA 1-2
GENOA-INTER 0-0
PALERMO-LAZIO 1-2
BOLOGNA-CAGLIARI 2-6
PARMA-CHIEVO 5-4
CESENA-SAMPDORIA 4-3
NAPOLI-BRESCIA 1-5
ROMA-LECCE 2-4

Passo falso del Catania che è agganciato dal Bari in cima alla classifica.

POLICORO (Matera) - Grandi emozioni nella nona giornata di Serie A, tra crisi aperte ed ottime conferme si è archiviato quasi un quarto di campionato.
Il primo anticipo della settimana è andato in scena alle 20:00 di venerdì sera, con Roma e Lecce impegnate al Minozzi. Il match particolarmente divertente, ha visto in campo due squadre che senza timori hanno attaccato negli spazi gli avversari, giungendo a conclusioni ripetute e di poco imprecise nel primo tempo, i romani guidati dall’ariete Divincenzo hanno impensierito più volte Bianchi, con ben 7 tiri in porta nel primo tempo. I leccesi hanno fatto comunque la loro parte arrivando davanti alla porta romana con Greco, Mastropierro e Ripa. La svolta del match è arrivata al 17′ del primo tempo, quando Ripa ha liberato il sinistro dai 30 metri costringendo il portiere alla figuraccia. Questi, infatti, con una papera degna di “Mai dire gol”, dopo un rimbalzo ha fatto scivolare il pallone sul suo avambraccio per poi recuperarlo dentro la rete.
Gli anticipi del sabato: Alle 17:00 Genoa - Inter è finita 0-0, senza gol dunque e anche senza emozioni.
Alle 18:00 il big match di giornata Catania-Fiorentina. Dopo un avvio sprint degli ospiti i siciliani hanno preso il sopravvento sfruttando le verticalizzazioni di Marta ed Valinoti. Troppo poco però, la squadra di Tortorelli è sembrata assente, troppo superficiale a partire da Mastrosimone che sull’1 a 1 si fa espellere per proteste. Il match finirà 2-1 per gli ospiti. Il presidente del Catania dichiara a fine partita: "Era nell’aria, i giocatori erano già cosi da due partite, lo sapevo.Tortorelli dovrà lavorare molto, mi pare una squadra senza carattere". Parole dure del presidente che evidentemente si era accorto di qualcosa.
Alle 19:00 Bari-Udinese. I biancorossi del presidente Panarace di Panmeccanica giocano meglio, ma gli ospiti non ci stanno e lottano. La differenza e la voglia di agguantare finalmente il Catania dopo sei mesi è tanta e il Bari chiude le porte e riparte con Comisso, Iacovino e Rosito.
I match in programma domenica mattina erano due, uno di cartello. Al Minozzi di Policoro, il Cagliari di Filoreto dopo aver condotto una partita sopra le righe dal punto di vista tecnico e tattico ha battuto il Bologna. Per i ragazzi di Guerra l’ennesimo passo indietro, poca determinazione e come ormai da troppo tempo accade l’unico a prendere per mano la squadra o comunque a provarci è Corsano, ma non basta. Il Napoli perde contro il Brescia dopo un match corretto, ma al tempo stesso teso e tiratissimo per 90 minuti. Il gol arriva dai piedi del “Pocho” Macchia, ma il direttore d’orchestra è Simeone, il gioiellino policorese fa impazzire i tifosi regalando aperture sulle fasce ed ottime verticalizzazioni al Pocho, a Ricciardulli ed anche nel secondo tempo.
Il Minozzi si conferma il fortino della Lazio, per i laziali un ottimo 2-1 che fa rialzare la china agli uomini di Suriano, per il Palermo un passo falso.
Nel pomeriggio si gioca una partita bellissima tra Sampdoria e Cesena. Si gioca sul filo del rasoio per 90 minuti, ma quando ormai i doriani pensavano di aver portato a casa i tre punti il Cesena segna il primo dei quattro gol che ribalteranno il match. Il risultato lascia l’amaro in bocca ai liguri, per loro un’ottima prova sia dal punto di vista fisico che da quello mentale.
Nel pomeriggio giocano il Parma ed il Chievo, due buone prove per le due compagini, 4-3 il finale che premia il buon gioco espresso dagli emiliani, meno i clivensi orfani di un rigore.
Lunedi infuocato incontro tra il Milan e la Juventus, tre punti per MobilSud (Juve). Una squadra, quella torinese, viva, corta, pungente con il solito Labollita. Tutto il contrario del Milan che mostra lacune offensive e soprattutto atletiche. Mai visto un Damato cosi stanco e nervoso, Delorenzo dovrà farsi aiutare.
Il re degli assist resta Fornaro della Fiorentina con 6 palle utili confezionate sotto porta.
Lacarpia sbaraglia la concorrenza di Valinoti e di Greco e si prende la vetta della speciale classifica che premia il calciatore più attivo sotto porta: con ben 21 tiri nello specchio supera il il siciliano fermo a quota 19.
Con 37 contrasti vinti, Donato Loprete del Bari si conferma in vetta alla classifica dei centrocampisti più “efficaci” nel contrasto, segue a 33 Padula.

sabato 6 novembre 2010

Nella sfida tutta giallorossa vincono i salentini.

Roma contro Lecce.Una sfida tra due squadre in salute che,nonostante la scorsa giornata abbiano perso entrambe,sono due tra le rivelazioni di questo campionato.Ovviamente la Roma scende in campo con la voglia di dare tutto anche se la sconfitta contro il Parma,per come è arrivata,ancora è da digerire.Pronti via,ci si aspetterebbe un avvio scoppientante ma non accade quasi nulla per via della voglia delle due squadre di rimanere compatte ed evitare di incassare goal che potrebbero essere decisivi alla luce del modo di giocare delle due compagini.Così l'unica possibilità che ha la partita di sbloccarsi dallo 0 a 0 è,che arrivi un episodio.Ed infatti puntualmente arriva:passaggio in profondità all'interno dell'area di rigore romana lisciato prima dai difensori della Roma e poi anche dagli attaccanti salentini che coglie di sorpresa anche l'estremo difensore romano e palla che lemme lemme si insacca alle sue spalle,roba da non crederci!Palla al centro 1-0 Lecce.Dopo un goal subìto in questa maniera,ecco che la sfortuna si accanisce sui giallorossi romani che,già per questa sfida hanno dovuto fare a meno di Mele e D'Armento,entrambi espulsi nella maledetta partita contro il Parma e quindi squalificati.Lofrano l'estremo difensore romano a cui auguriamo di riprendersi presto,si infortunia alla caviglia sinistra,respingendo un tiro dalla distanza del Lecce (non si conoscono ancora nè entità dell'infortunio,nè tempi di recupero).Altra mazzata per la Roma.In porta va Tafuri (al quale vanno i ringranziamenti di tutta la squadra) il quale anche non essendo portiere tutto sommato fa una buona gara.Nemmeno il tempo di prendere confidenza con il nuovo ruolo che subìsce il goal del 2 a 0 nonostante l'uscita fosse stata tempestiva,il pallone si insacca nell'angolino basso:è 2 a 0 Lecce.La Roma nonostante tutto gioca una buona gara e pur sbagliando troppi passaggi facili,crea diverse occasioni.La prima è un cross di Divincenzo G. che Bergamotta appena entrato non sfrutta a dovere e la seconda ancora più ghiotta è un calcio di rigore che stavolta Divincenzo G. non trasforma facendosi ipnotizzare dal portiere avversario che addirittura blocca il tentativo dal dischetto.Il primo tempo termina con il Lecce avanti 2 a 0 contro una Roma che nonostante la sfortuna resta in partita comunque.Il secondo tempo si vivacizza rispetto all'inizio del primo,perchè la Roma sa di poter essere pericolosa,anche se subìsce inevitabilmente le ripartenze del Lecce.E proprio su una di queste i salentini si procurano una punizione che trasformano abbastanza agevolmente nel goal del 3 a 0.La partita sembra destinata a terminare con una goleada,anche per via dei tentativi leccesi dalla lunga distanza,alla luce del fatto che a difendere la porta romana non sia un portiere di ruolo.La Roma ci mette cuore e grinta e su un'azione,quasi da manuale del calcio accorciano le distanze dal 3-0 al 3-1.Lapergola riconquista un pallone in difesa,riparte in proiezione offensiva,chiede il triangolo a Bergamotta sull'out di sinistra che puntualmente viene chiuso,palla di nuovo allo stesso Lapergola che appoggia a Divincenzo G. che insacca:è il 3-1.
Partita che sembra riaperta,infatti il Lecce inizia a temere un'improbabile rimonta anche se riesce ad andare sul 4-1.Partita finita?Nemmeno per sogno anche perchè la Roma nonostante psicologicamente sia a terra attacca a testa bassa per dimostrare che non è inferiore,almeno sul piano della tenacia e dalla grinta,a nessuno.Così riesce a segnare,con un splendido tiro dalla distanza di Divincenzo N. che si insacca sotto la traversa della porta avversaria,il goal del 4 a 2.Ma è troppo tardi così la partita termina.Il risultato è senza dubbio negativo per la Roma,ma gli aspetti positivi sono molti.La voglia di lottare,la grinta e la tenacia...e chissà come sarebbe andata a finire con un portiere di ruolo.Putroppo o per fortuna non c'è tempo per i rimpianti anche perchè da oggi inizia la settimana pre-derby.E quale migliore occasione per riscattarsi?Parte il countdown:-8

G.B.

venerdì 5 novembre 2010

Roma sfortunata e perdente.

Contro il Lecce esce sconfitta per 4 a 2 giocando per quasi tutto il match senza il portiere,infortunatosi alla caviglia,ma dimostrando di essere comunque competitiva anche contro i salentini,una delle squadre più forti,almeno sulla carta.

Missione compiuta

E' stata una partita ricca di spunti quella disputata nell'insolito appuntamento del martedì alle 19:00. Innanzitutto la conferma di una Roma che non riesce mai ad "ammazzare" una partita, nemmeno questa che appariva nettamente in discesa dopo soli dieci minuti, quando la rete di Bergamotta (alla seconda marcatura stagionale) e quella rocambolesca "autoinflitta" dai difensori del Parma alla propria porta, avevano portato il risultato sul 2-0. Già a quel punto la partita sembrava ormai segnata e destinata a percorrere binari nettamente favorevoli ai giallorossi, ma, forse per colpa dell'eccessiva facilità con cui il doppio vantaggio era arrivato, gli uomini di Mr Bruno hanno quasi smesso di giocare, limitandosi a tenere lontani i timidi tentativi di tirare in porta degli avversari. Eppure non sarebbe servito uno sforzo enorme per arrotondare e mettere definitivamente al sicuro il risultato, alla luce della scarsa consistenza di un Parma volenteroso, ma mai pericoloso. Al contrario il primo tempo si chiude con l'ormai solito 2-0 che, tuttavia, non destava molte preoccupazioni per il mister e per i giocatori romanisti, ignari di quello che stava per accadere.
Così la ripresa si apre sulla stessa scia di come si era chiusa la prima frazione: Roma in assoluto controllo del match e gli attacchi del Parma respinti senza troppi affanni. La prima rete degli emiliani arriva come un fulmine a ciel sereno: se pur con una buona dose di fortuna, è un vero capolavoro il tiro dell'esterno parmense che si insacca nel sette alle spalle di un incolpevole Lofrano. Già prima, però, si era cominciato a sentire gli effetti di una tensione quasi impalpabile dall'esterno fra i giocatori in tenuta giallorossa e il direttore di gara, la cui sola presenza evoca sempre brutti ricordi al gruppo che lo scorso anno vestiva la maglia del Siena e la cui gestione della gara non ha fatto che acuire tale tensione. Molto inspiegabilmente, forse irritato da alcune proteste, l'arbitro ha iniziato a dirigere il match letteralmente "a senso unico", non sanzionando spinte, strattoni e alcuni interventi in gioco pericoloso ai danni dei romanisti e al contempo fischiando a favore del Parma anche falli inesistenti. E quel che appare più grave nella prestazione generale di un direttore di gara che ha confermato per l'ennesima volta di non essere in grado di gestire una partita, è che l'escalation di errori ai danni di una sola squadra andava di pari passo con le proteste di quest'ultima, confermando l'assoluta inettitudine del direttore di gara a tenere le redini del match con lucidità e imparzialità.
Così sono arrivati il goal del 2-2 e l'espulsione di Mele, per presunti insulti all'arbitro che, tuttavia, soltanto quest'ultimo è stato in grado di udire fra i diversi giocatori di entrambe le squadre vicini al luogo dell'accaduto. Poco dopo è arrivata anche la seconda espulsione, questa volta a carico di D'armento, reo di aver fermato una chiara occasione da rete con un fallo da ultimo uomo: nulla da eccepire su quest'ultima decisione, anche alla luce del fatto che la partita era ormai compromessa per l'otto (anzi il sette, ah no il sei!) di Mr Bruno, quindi la missione era già compiuta.
Con l'incontro ridotto ad un misero 6 contro 8 è un errore di Oriolo in disimpegno a consegnare i tre punti al Parma, che ringrazia e porta a casa.
Oltre a compromettere la partita in esame, la catastrofica prestazione del direttore di gara complica molto anche il prossimo match che vedrà la Roma opposta al Lecce e che già il discutibile calendario aveva collocato ad appena 3 giorni di distanza dal turno precedente: ci auguriamo, dunque, che nel prosieguo del campionato, alla luce dei numerosi trascorsi negativi fra la scorsa annata ed il campionato in corso, la strada della Roma non debba più incrociare quella del sig. Mormando.
M.O.

mercoledì 3 novembre 2010

Roma:cronaca di un omicidio annunciato.

Il titolo è fuori luogo,ma riassume al meglio l'atteggiamento arbitrale nei confronti della Roma.Squadra che evidentemente sta iniziando a destabilizzare l'equilibrio di un campionato dove a primeggiare devono essere sempre le "solite".Dopo questa breve premessa ecco come si è svolto l'omicidio delle squadra giallorossa,consumatosi ancor più incredibilmente di fronte ad una squadra,con tutto il rispetto,nettamente inferiore,il Parma.Pronti via la Roma parte subito a razzo,gran botta dalla distanza di un sempre più convincente Praino che impegna seriamente il portiere ducale,costretto subito ad una gran parata.La Roma non rischia quasi niente,a parte qualche tiro dalla distanza o da posizione defilata.Così con il passare dei minuti aumenta la pressione,anche perchè la compagine giallorossa alza il baricentro in maniera incredibile ed i frutti non tardano a farsi attendere.Dopo un quarto d'ora circa dal fischio d'inizio arriva il meritato vantaggio della Roma.Cross dalla destra di Mele sul quale arriva prima D'Armento che a botta sicura non impatta bene la palla la quale tuttavia arriva sui piedi di Bergamotta che stringendo sul secondo palo non fallisce e porta avanti i suoi 1 a 0 con il secondo sigillo di questo campionato.Nemmeno il tempo di festeggiare che dalla battuta a centrocampo del Parma,da un loro retropassaggio al portiere nasce un autogoal incredibile quanto pazzesco!Sembra di essere a paperissima ma è tutto vero e la Roma si ritrova sul 2 a 0 senza nemmeno sforzarsi più di tanto.La partita prosegue sempre con lo stesso motivo,Roma che attacca e Parma che si limita a qualche sporadica controffensiva senza mai rendersi pericoloso.I giallorossi producono una gran mole di gioco e su una di queste va vicinissima al 3 a 0:cross dalla destra di Praino,Bergamotta si fa trovare pronto in area ma decide di piazzarla di testa sul palo del portiere colpendolo sul lato esterno e sbagliando un goal che avrebbe potuto scrivere definitivamente la parola fine sulla partita,conclusasi poi in maniera ridicola.Come detto la prima frazione termina 2 a 0 per i giallorossi e tutto sembra sotto controllo.Nella seconda frazione fuori Praino e Bergamotta entrano Lapergola e Tafuri.Ed è dal fischio d'inizio del secondo tempo che inizia il personale show dell'arbitro,favorendo la rimonta del Parma arrivata prima da una palla che era nettamente uscita in fallo laterale e successivamente da una serie di falli subìti dai giocatori romani che non vengono fischiati a sfavore dei ducali i quali indisturbati ed avvantaggiati da giocate irregolari raggiungono il 2 a 2.Gli animi si surriscaldano da entrambe le parti per la pessima direzione arbitrale ed a farne le spese è Mele che si becca un "rosso" senza aver mai alzato la voce o proferito alcuna offesa nè nei confronti degli avversari,nè nei confronti dell'arbitro.Roma quindi con un uomo in meno e sofferente per l'inferiorità patita si ritrova vulnerabile alle offensive dei gialloblù ed è proprio su una di queste che D'Armento per evitare di prendere un goal commette fallo da ultimo uomo così che inevitabilmente si vede sventolare un inesorabile rosso.Con 2 uomini in meno e con la stanchezza di una partita agonisticamente intensa ecco che si compie l'omicidio perfetto:infatti il Parma con tutti e otto gli effettivi trova il goal dell'immeritata vittoria.A preoccupare la Roma non è la sconfitta in sè e per sè ma che contro il Lecce dovrà fare a meno di due giocatori importanti come Mele e D'Armento.E che alla luce di come è andata a finire aumenta il sospetto che la Roma non sia stata danneggiata solamente contro il Parma,ma anche in vista dell'importante sfida contro i salentini.

G.B.

Classifica 8^ giornata.


24 Catania
21 Bari
19 Sampdoria
16 ROMA
16 Palermo
15 Lecce
15 Lazio
15 Cesena
15 Brescia
13 Milan
13 Fiorentina
12 Juventus
10 Inter
7 Chievo Verona
6 Cagliari
5 Genoa
6 Parma
3 Udinese
0 Napoli
0 Bologna

Risultati 8^ giornata.Il Bari ne fa 10 alla Viola.


JUVE - BOLOGNA 6 -1
UDINESE-PALERMO 2-6
CESENA-CHIEVO 5-4
INTER-SAMPDORIA 2-2
LAZIO-CAGLIARI 1-1
LECCE-BRESCIA 0-3
MILAN-NAPOLI 4-2
CATANIA-GENOA 6-2
BARI-FIORENTINA 10-0
PARMA-ROMA 3-2

martedì 2 novembre 2010

Suicidio Roma:avanti 2 a 0 si fa raggiungere e superare nel finale dai ducali.

La Roma esce sconfitta dalla sfida contro i ducali.In vantaggio 2 a 0 subisce prima il pareggio e poi il goal della sconfitta.Match condizionato dall'arbitro che non ne azzecca una e favorisce il risultato finale con 2 espulsioni a scapito dei giallorossi,una delle quali definire discutibile è un eufemismo.