martedì 12 aprile 2011

Classifica 29^ giornata.


LECCE 69
CATANIA 68
BARI 67
SAMPDORIA 62
MILAN 59
CESENA 57
LAZIO 54
PALERMO 52
FIORENTINA 47
BRESCIA 44
CHIEVOVERONA 43
INTER 42
JUVENTUS 31
CAGLIARI 28
PARMA 28
ROMA 25
GENOA 22
UDINESE 14
NAPOLI 12
BOLOGNA 10

Risultati 29^ giornata.

BARI - MILAN 3-3
INTER - BRESCIA 2-2
JUVE - CESENA 1-7
LAZIO - ROMA 5-2
SAMPDORIA - CATANIA 0-5
UDINESE - CAGLIARI 5-0
PALERMO - GENOA 3-1
BOLOGNA - LECCE 2-3
FIORENTINA - CHIEVO 0-3
NAPOLI - PARMA 0-3

FANTACAMPIONATO "NO LIMITS": VOLANO LE TRE PRETENDENTI AL TITOLO

POLICORO (Matera) - Botta e risposta tra Lecce e Catania in un campionato che sembra aver ormai consacrato le contendenti alla vittoria finale: si giocano tutto Lecce, Catania e Bari.
A dargli una mano ci ha pensato un Bologna e una Samp nervose a partire dall’allenatore che, forse, si trascina dietro impegni (qualche scelta iniziale non è andata giù a molti).
Dicevamo delle tre pretendenti al titolo. Bene tutte e tre, anche se a farla da padrone ci hanno pensato soprattutto le individualità. Di misura la vittoria dei leccesi contro un Bologna in piena crisi, capace di lasciare inoperoso Bianchi per tutti i sessanta minuti di gioco. Troppo poco per una formazione alla quale si chiedeva di mostrare gli attributi. Il Bologna esce ancora una volta tra le contestazioni di una tifoseria in preda a una crisi di nervi, tanto da inneggiare a chi l’ha fatta sprofondare in Serie B.
Larga invece la vittoria dei siciliani, anche se molto lo si deve a una Samp tanto attenta e attiva nella prima frazione di gioco quanto disastrosa nella ripresa. Certo, il divario tecnico tra le due formazioni è notevole: nella sostanza è quello che ha fatto la differenza. Di gioco in casa Catania non se ne vede proprio, neanche quando mette a segno cinque reti.
La Juventus fallisce l’ennesima occasione per riprendere fiato. Lo stato nervoso del tecnico davanti al pubblico la dice lunga sulla la crisi che attanaglia la squadra. Alcune delle sue scelte durante la gara non convincono i tifosi presenti al Minozzi, che invitano l’allenatore juventino a lasciare la squadra. Di certo non se la ride l’Inter che con il Brescia non va al di là del pari e, anzi, rischia più volte di capitolare. I ragazzi di Bianco non riescono ad esprimere un briciolo di gioco, affidandosi esclusivamente alle giocate di Giladini e Laguardia. Sinceramente poco, o nulla, è cambiato dai tempi di Fabiano. Le prodezze dei singoli hanno mascherato le magagne di un complesso che manca di un vero gioco. Per il Brescia l’ennesima occasione persa. Continua a mietere vittime l’unica squadra in Italia capace di far vedere un’ottima organizzazione di gioco, ovvero l’Udinese. La squadra di Panetta surclassa un Cagliari incapace di arginare le folate offensive dei friulani che, con questa vittoria, superano il Napoli in classifica. Stecca anche il Bari nel più classico dei testa-coda. Prima rischia la disfatta, poi addirittura di vincere una gara che ha visto il Milan opporsi nell’unico modo possibile, tutti dietro la palla e ripartenze. A salvare i rossoneri ci pensa un barese D.O.C. come Bruno che, a pochi minuti dalla fine, sigla la rete del pari. Male Pallino.
La Lazio domina il derby capitolino contro una Roma nervosa e mai in partita. Divincenzo deve rinviare ancora una volta la vittoria nella stracittadina, che resta un tabù per il tecnico giallorosso. Inspiegabile il comportamento di molti giocatori della Roma che, forse, pagano oltremodo lo stress di un campionato che finora l’ha vista protagonista. La Roma (dirigenti compresi) perdono la testa,vanificando quanto di buono fatto fin qui. Per la Lazio una vittoria netta, che potrebbe rappresentare la svolta al proprio campionato. Il Bologna non vede la salvezza piu’ a portata di mano. E dire che i rossoblu pagano una penalizzazione di tre punti, senza contare che l’avvio di stagione faceva propendere più verso una disfatta che verso un campionato tranquillo. La squadra di Guerra perde contro il Lecce, ancora invischiato nella lotta al titolo.. La Fiorentina perde ancora,stavolta contro il Chievo e continua il suo periodo buio. Il tecnico viola lo aveva dichiarato alla vigilia di questa gara e la sua squadra ha confermato le problematiche. Domenica, al Minozzi con la Roma, i viola potrebbero dare un nuovo senso al proprio campionato.
Il Catania vince lo scontro diretto con la Sampdoria, antagonista nella lotta al titolo, mettendo un sigillo importante , (anche se la Samp non può chiamarsi ancora fuori dalla lotta). Per quanto riguarda la Samp, i blucerchiati sembrano in caduta libera. Un organico precario, qual è quello a disposizione di Modena.. L’altra squadra della Lanterna, il Genoa, torna a perdere questa volta contro il Palermo di Lobbarco. Su un campo pesante , gli uomini di Dangoia vincono grazie a un gol contestato dai rossoblu.

domenica 10 aprile 2011

Derby buttato al vento.Passano i biancocelesti 5-2.

L'atteso derby capitolino finisce con la vittoria della favorita Lazio.Roma che si presenta con gli uomini contati e con parecchie assenze pesantissime (Divincenzo N.,Lapergola,Mele G.,Oriolo oltre al cronico Divincenzo G.)Pronti via e la Lazio va avanti 1-0.La partita nonostante le attese è equilibratissima e il primo tempo termina con un risultato che non mette al sicuro le velleità di vittoria biancocelesti.La Roma non demerita e crea anche alcune occasioni degne di nota che avrebbero potuto valere il pareggio.Detto di una partita abbastanza scorbutica per la Lazio la prima frazione finisce 1-0.Il secondo tempo inizia come era terminato il primo con una Roma molto ben disposta in campo che fa circolare abbastanza fluidamente il pallone trovando addirittura il pareggio dell'1-1.Il premio insperato per una squadra giallorossa molto volenterosa arriva subito e parte sulla fascia destra.Bergamotta scambia con Praino che chiude un triangolo lunghissimo con il diciannove giallorosso che liscia l'impatto con la palla a due passi dalla porta, fortuna che il pallone arrivi sui piedi dell'ottimamente piazzato Violante che questa volta sigla il 2-1.Ma dato che una vittoria sofferta è troppo per la Roma,la squadra decide di buttare tutto alle ortiche e così dopo il pareggio del 2-2 si scolla e la Lazio,che è squadra molto solida e concreta non mette molto per far volgere nuovamente a proprio favore il match fissando il risultato definitivo sul 5-2.

martedì 5 aprile 2011

Classifica 28^ giornata.


LECCE 66
BARI 66
CATANIA 65
SAMPDORIA 62
MILAN 58
CESENA 54
LAZIO 51
PALERMO 49
FIORENTINA 47
BRESCIA 43
INTER 41
CHIEVOVERONA 40
JUVENTUS 31
CAGLIARI 28
ROMA 25
PARMA 25
GENOA 22
NAPOLI 13
UDINESE 11
BOLOGNA 10

Risultati 28^ giornata.


CESENA-SAMPDORIA 2-3
CATANIA-FIORENTINA 6-0
MILAN-JUVE 7-0
GENOA-INTER 1-2
LAZIO-PALERMO 2-3
CHIEVO-PARMA 2-2
BOLOGNA-CAGLIARI 3-3
NAPOLI-BRESCIA 2-12
UDINESE-BARI 1-8
ROMA-LECCE 0-6

FANTACAMPIONATO "NO LIMITS": LA CONTESA DEL TITOLO TRA LECCE E BARI

POLICORO (Matera) - Botta e risposta tra Lecce e Bari in un campionato che sembra aver ormai consacrato le contendenti alla vittoria finale.
A dargli una mano ci ha pensato un Catania nervoso a partire dall’allenatore che, forse, si trascina dietro le sconfitte precedenti (qualche scelta iniziale non è andata giù a molti). Quella sconfitte, in concomitanza con la successiva pessima prova al Minozzi con la Fiorentina, ha un pò tagliato le gambe ai siciliani che hanno rischiato più volte di soccombere davanti ai colpi di una Fiorentina troppo sprecone. Dicevamo delle due pretendenti al titolo. Bene entrambe, anche se a farla da padrone ci hanno pensato soprattutto le individualità. Di misura la vittoria dei rossoneri contro una Juventus in piena crisi, capace di lasciare inoperoso Labriola per tutti i novanta minuti di gioco. Troppo poco per una formazione alla quale si chiedeva di mostrare gli attributi. I bianconeri escono ancora una volta tra le contestazioni di una tifoseria in preda a una crisi di nervi, tanto da inneggiare a chi l’ha fatta sprofondare in Serie B.
Larga invece la vittoria dei nerazzurri, anche se molto lo si deve a un Genoa tanto attento e attivo nella prima frazione di gioco quanto disastroso nella ripresa. Certo, il divario tecnico tra le due formazioni è notevole: nella sostanza è quello che ha fatto la differenza. Di gioco in casa nerazzurra non se ne vede proprio, neanche quando mette a segno tre reti.
Il Lecce nell’anticipo fatica oltremodo ad aver ragione di una Roma che sfrutta al meglio l’ormai fatidico ultimo quarto d’ora giallorosso. La squadra di Marta però, a differenza del recente passato, non ha mollato la presa. Tre punti che danno morale anche per la trasferta di domenica prossima, dove però a suonare sarà un’altra musica. Non vorremmo essere infausti profeti ma a Catania, molto probabilmente, rimpiangeranno a lungo l’esonero di Lerose. La squadra etnea sembra andare con il passo del gambero. Il lavoro di Tortorelli ha addirittura riportato la squadra indietro, sul piano del gioco, rispetto a qualche settimana fa. La Fiorentina con i tre punti persi di Sabato non ha evitato le contestazioni dei propri tifosi e ha dovuto soffrire più di tanto per non riuscire a subire troppo i siciliani, che ora vedono la zona play-off a rischio. Chi invece ha sofferto più del dovuto è stata il Bari, contro una Udinese decisa a vendere cara la pelle. La squadra di Bruno deve i tre punti alla forza di Loprete. Gli applausi oggi vanno all’Udinese che, sebbene condannata, non ha lasciato nulla di intentato al Friuli onorando il proprio campionato con una prestazione tutto cuore. Bella partita tra Bologna e Cagliari che, liberi da problemi di classifica, danno vita a un match piacevole condito da sei reti, tre per parte (l’ultima messa a segno dal Bologna nell’ultimo secondo di gara).
Alla fine Filareta e Guerra si scambiano i complimenti, ai quali si aggiungono quelli di tutti gli spettatori che hanno assistito a una partita gagliarda. Il Chievo si è smarrito. La squadra pimpante e concreta vista fino a poco tempo fa non c’è più. Anche contro il Parma gli scaligeri non riescono a esprimersi al meglio, anche per merito di un Parma combattivo. Una partita che nessuna delle due squadre voleva perdere e che si è conclusa con il più classico dei risultati, sebbene le due squadre si siano affrontate a viso aperto e le occasioni siano fioccate, senza però che nessuno delle due squadre ne abbia saputo approfittare.
Chi invece sembra in pericolosa caduta libera è il Cesena. Infatti gli uomini di Mauro cedono in casa tre punti alla Sampdoria, squadra divenuta in pochi turni di campionato una diretta concorrente per il titolo. La posizione di Mauro sarà valutata nelle prossime ore, ma di più il tecnico non può fare. Una squadra che era partita con un altro organico e che, strada facendo, ha perso i pezzi pregiati. Alla fine contestazione per il presidente Penalty, accusato dai tifosi di aver portato il Cesena dentro questa situazione di pericolo. Nel posticipo c’è da registrare l’esordio sulla panchina del Palermo di Lobarco, tecnico policorese simpatizzante romanista che debutta proprio all’Olimpico contro la rivale Lazio. E’ stato un inizio positivo per il neo tecnico rosanero, che deve fare i conti con una squadra molto forte (la Lazio) e piena dinamismo. Il Palermo, pur non esaltando i pochi tifosi presenti all’Olimpico, porta a casa i tre punti che le servivano per riprendersi la sesta posizione in classifica. E domenica c’è il Genoa.